Le mandorle sono l’ingrediente utilizzato maggiormente per il confezionamento dei dolci sardi. La raccolta avveniva all’inizio del mese di Agosto grazie all’uso di una grossa canna o un forcone con i quali si scuoteva i rami della pianta. L’operazione veniva svolta dagli uomini, mentre le donne si impegnavano nella raccolta del frutto. Le mandorle una volta raccolte dovevano essere liberate dal mallo (scrocciolai sa mìndula), operazione che richiamava parecchie persone del vicinato, tramutandosi in una vera e propria festa. Successivamente dovevano essere liberate dalla copertura legnosa (su croxu tostau), grazie ad un’operazione detta “segai sa mìndula“, e infine dovevano essere liberate dall’involucro scuro (pillonca o sa camisa) ponendole nell’acqua bollente. Il prodotto finito, sa mìndula limpiada veniva macinata, ma la si poteva utilizzare anche a scaglie o intera.