Il miele e i suoi derivati (abbamele, abbattu o similari) sono i più antichi dolcificanti comparsi sull’Isola, in associazione con i vari tipi di sapa.
Apicoltore era comunemente o il pastore o il contadino e gli alveari un tempo consistevano in contenitori di sughero in forma cilindrica detti comunemente mojos da vuoti e casiddos quando abitati dalle api. Già che la natura durante il ciclo di San Giovanni era in piena esplosione, anche la smielatura avveniva in questo periodo. Le api venivano letteralmente stordite con l’uso del fumo e i favi colmi di miele venivano spremuti a mano, con una notevole forza.
La cera, pur strizzata ripetutamente rimaneva ricca di miele e per questo veniva trattata in un secondo momento per l’estrazione di un surrogato del miele, s’abbamele che in realtà consisteva in una crema di colore piuttosto scuro, aromatizzata al profumo d’arancia.