Cassola di pesce come la facciamo a Cagliari
Se penso ai piatti che con più forza mi trattengono alla mia città e alla mia famiglia di certo le mie narici volano a quella deliziosa zuppa di pesce e fregola che è la cassola di pesce alla cagliaritana.
La conosco da sempre e da sempre mi piace. La preparo io, la prepara mia mamma, la preparava mia nonna e prima di lei molte altre donne di famiglia. Proseguire la tradizione non è mai stato tanto gustoso e semplice. Quel che conta in questa ricetta è la materia prima, meglio se locale e freschissima.
Chi
Sa cassola de pisci in campidano, ma in tutta la Sardegna se ne conoscono molte varianti di nome e di fatto
Dove
Campidano
Quando
Tutte le volte che si ha a disposizione del pesce fresco
Cassola di pesce: gli ingredienti
In genere la cassola di pesce si prepara ad occhio e utilizzando il pesce che quel giorno si è trovato al mercato. Gli ingredienti infatti possono essere facilmente sostituiti in base alla possibilità e al periodo nella quale si prepara.
- 1 polpo
- 1 seppia
- calamari
- 1 capone
- 1 scorfano
- 1 murena
- 1 gallinella
- 1 – 2 tracine
- molluschi e crostacei a piacere
- bocconi
- prezzemolo tritato
- aglio tritato
- peperoncino
- olio
- 1 litro di passata di pomodoro
- 1 bicchiere di vino rosso
- 400 gr di fregola
Come
Se non ti piace pulire il pesce sei nei guai visto che per preparare la cassola devi disporre di pesce fresco e pulito. Rimboccati le maniche, pulisci tutto e per bene e si parte.
Inizia facendo soffriggere le gambe del polpo e la seppia tagliata a pezzetti in abbondante olio, aglio e prezzemolo. Dopo pochi minuti copri con la passata di pomodoro, sala, aggiungi del peperoncino e fai cuocere. A mezza cottura insaporisci con un bicchiere di vino rosso.
Quando ti sembra che il sugo sia pronto aggiungi tutti i pesci che hai a disposizione.
Quando i pesci saranno cotti mettili in un piatto, filtra il sugo e metti a cottura la fregola.
Servi la zuppa calda, con fregola al dente, accompagnata con i pesci e con dei crostini o magari pane fritto. Crepasse l’avarizia. Bona de si ndi lingi is dirusu (buona da leccarsi le dita).
Curiosità
Ti stai chiedendo se la cassola sarda e quella piemontese abbiano qualcosa in comune? La risposta è no, o forse sì, un po’. Il nome cassola trae origine dal tegame che veniva usato, fin da epoca medievale, per la preparazione di alcune ricette. Una vera e propria casseruola nella quale si cuocevano zuppe di carne o di pesce. In Spagna la chiamavano cazuela, un termine molto simile a cassola. Oggi la nostra cassola trae il nome dalle preparazioni iberiche ma certamente si riferisce a ricette che già prima della dominazione spagnola erano in voga in tutto il mediterraneo.
Se vuoi approfondire visita la pagina dedicata alla cassola del sito Taccuinistorici.it firmata Giovanni Fancello.
Maria Teresa Mundula Crespellani racconta la Cassola di pesce
Per capire quanto Cagliari sia affezionata alla sua cassola leggi qui. In basso la traduzione, ma se capisci il campidanese cagliaritano in lingua la poesia rende molto meglio il concetto.
Sa cassola de pisci esti in Casteddu
unu prattu aggradessiu e prelibau
ci oli pisci biu biu e scioberau
pisci’e carinu,a scatta e ogu nieddu.
Sa frischesa e’ su primu connotau,
su secundu e’ sa grandi varierari;
casi tottu su pisci de su mari
in sa cassola e’ beni collocau.
Cassola arrica domanda capponi,
scropula,lissa in mannu tancheddu,
sa vacca a bucca operta senz’e fueddu,
s’anguidda cun su prupu e su bucconi.
Sa cottura esti in s’acqua’e sa tomata
cun ollu e olia e titula de allu’
sali e pibiri a puntu,senz’e sbagliu,
binti minutus e sa cassola e fatta.
E ita sabori’e mari sa cassola!
Ti cala lisa lisa in sa cannedda.
Mancai ti arresciara una spinixedda
e’ un’esperienza’e vira chi cunsola.
La cassola di pesce è a Cagliari
un piatto gradito e prelibato:
ci vuole pesce vivo e scelto
pesce dal cestino, con squama ed occhio nero.
La freschezza è la prima caratteristica
la seconda è la grande varietà;
quasi tutto il pesce di mare
è ben posto nella cassola.
La cassola ricca richiede pesci quali il cappone,
scorfano, cefalo a tranci grandi,
vacca con bocca aperta ma silenziosa,
anguilla con polpo e murici.
La cottura si fa in acqua e pomodoro
con olio d’oliva e spicchi d’aglio,
sale e pepe quanto basta, senza errore,
venti minuti e la cassola è pronta.
E che sapore di mare la cassola!
Scende liscia liscia in gola.
Anche se si ferma una piccola spina
è un esperienza di vita che consola.
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