Aragosta a sa casteddaia o alla catalana?

Aragosta casteddaia o alla catalana?

L’aragosta è il crostaceo del desiderio. Un tempo era più facile procurarsele: costavano di meno e se ne pescavano di più, eppure fin da che ricordo le aragoste e gli astici sono stati in grado di farmi venire l’acquolina in bocca.

Papà ragazzo era un bravissimo pescatore: non solo lenza e palamiti ma anche pesca in immersione subacquea. Lo ricordo ancora nel grande letto matrimoniale sdraiato, esausto dopo una giornata di pesca, con quella folta barba che allora portava, mezzo sveglio mezzo addormentato. Io bambinetta, piccola, piccolissima, mi divertivo a staccare dalle sue gambe piccole alghe che gli si erano attaccate addosso ostinatamente più forti del bagno schiuma e spugna.

Sono cresciuta mangiando quel che di meglio il mare di Cagliari poteva offrire. L’aragosta, l’astice, la capra di mare, bocconi, polpi, spigole: se ci penso mi viene fame. Chiudiamola qui.

Per questo cucinare l’aragosta alla maniera di mamma e di nonna mi ha regalato grande emozione.

Di norma a casa si prediligeva la semplicità, quindi aragosta o astice alla cagliaritana (aragosta a sa casteddaia), ma la semplicità è rispettata anche se si sceglie la preparazione alla catalana. La differenza è minima, ma si sente.

Aragosta casteddaia: gli ingredienti

  • Aragosta
  • Olio extravergine di oliva
  • Aceto bianco
  • Limone
  • Sale

Come procedere

Metti a bollire la tua aragosta (15 minuti circa per 600 gr di aragosta), scolala e lasciala sfreddare su un piano di legno.

Intanto emulsiona aceto, qualche goccia di limone, olio e sale aiutandoti con qualche cucchiaio di acqua di cottura. Più ce n’è meglio è. Assaggia e aggiusta a tuo piacere. Servirà per fare la scarpetta, per cui sii abbondante e calibra bene i sapori.

Taglia in lungo l’aragosta dividendola in due parti e se munita di uova (il corallo) staccale per mescolarle all’emulsione di aceto, olio e sale precedentemente preparata.

[Alla Catalana] A preferenza è possibile aggiungere una cipolla tagliata in fettine sottili (lasciata marinare per 30 minuti in acqua e sale) e pomodorini. In quel caso porterai a tavola una buonissima aragosta alla catalana.

Adagia le due parti dell’aragosta su una pirofila, bagnale con l’emulsione e aggiungi (se hai deciso di prepararle) cipolle e pomodori. Lascia riposare per qualche ora.

Si tratta di un piatto semplicissimo da preparare, ma te lo assicuro, molto efficace.

Qualche consiglio

Mi è stato raccontato che nel caso in cui l’aragosta non abbia uova sue è possibile utilizzare un tuorlo d’uovo di gallina bollito precedentemente. Serve per rendere più denso e cremoso il sughetto.

Da mangiare rigorosamente con le mani, senza paura di sporcarsi.

Approfondisci

Se vuoi saperne qualcosa in più sull’aragosta come afrodisiaco, visita questo link. Buon lettura.

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